

Nella sparatoria sono rimaste ferite 18 persone. Secondo la polizia, che ha chiuso tutti i locali omosessuali della zona, non si tratta di un atto terroristico, ma di un gesto dettato dall'odio verso la comunità gay. Il partito ultra-ortodosso Shas ha condannato l'episodio.
Anche in Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha condannato l'atto definendolo un "orribile assassinio" e dichiarando "Siamo un Paese tollerante, democratico governato dalla legge e dobbiamo rispettare tutte le persone".
"Lo shock più grande è pensare che sia accaduto a Tel Aviv la città più tollerante di Israele", ha affermato Avi Sofer, ex capo della comunità gay di Tel Aviv. "Una città molto giovane, libera, dove la gente si sentiva al sicuro dove è accaduto l’attacco".
Esprimo profondo cordoglio e solidarietà per tutte le vittime e i loro parenti colpiti da questo terribile attacco di terrorismo omofobo.


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