Non voglio essere di parte ma credo che molte osservazioni non fossero veritiere e soprattutto non corrispondessero alla realtà.
Tutto ciò è accaduto SOLO in Italia.
Nel resto del mondo la stampa è stata più o meno compatta nel definire lo show come qualcosa di unico.
Purtroppo i giornalisti italiani hanno dimostrato, ancora una volta, scarsa conoscenza ed ignoranza in qualsiasi campo! Scambiare un abito di scena da cavallerizza per uno da sadomasochista ce ne vuole! Non aggiungo altro.....
Purtroppo le uniche cose positive che ho letto sono state due lettere di "non fan" inviate al settimanale "Vanity Fair" e un trafiletto pubblicato sul settimanale "Anna".
Ve ne riporto il contenuto:
Da "VANITY FAIR" n° 33 del 24 Agosto 2006:
Prima lettera:
Sono ancora tramortita dal concerto di Madonna.
Uno show perfetto di una grande donna.
Questo significa fare spettacolo: dannarsi l'anima,
sudare e faticare per renderefelici ed emozionare i fan.
Non capisco proprio le polemicheper la «crocifissione».
Una scena toccante perché preceduta dalle immagini e
dalle voci di persone che stanno morendo di fame o di Aids.
Un gesto forte, significativo e coraggioso. Anche il balletto
con i due ballerini, uno conla stella di David, l'altro con la mezzaluna
dell'Isiam, ha un chiaro significato.
Due ore di emozioni, l'Olimpico trasformato in un immenso dancefloor:
Grazie, Madonna.
Francesca da Roma
Seconda lettera:
Scusate, ma mi devo sfogare. Anche se non sono una sua fan
sfegatata, sono andata avedere il concerto di Madonna e
mi sono emozionata. Coreografie, costumi, e poi lei in forma
splendida: tutto meraviglioso.
Ma il giorno dopo compro un quotidiano e leggo il concerto
liquidato come «trucco di cartapesta».
Allora mi chiedo, ma voi giornalisti perché non restate a
casa vedere Sanremo o il Festivabar?
(Con tutto il rispetto per queste manifestazioni).
Martina
Da "ANNA" del 24 Agosto 2006:
Quando decidi di andare al concerto di Madonna sai solo che sarà un'esperienza fantastica, da raccontare ai tuoi figli e poi ai nipoti, ammorbandoli per l'eternità con «Quella volta che siamo andati a sentire Madonna...».
La zona dello stadio Olimpico brulica di migliaia di persone, le auto sono parcheggiate ovunque. Un fiume compatto di fan percorre via del Foro Italico: bambini in spalla ai genitori, ragazze col cappello da cowboy, coppie gay.
Ci si mette in fila, trepidanti, sorridenti .Quando finalmente entriamo nello stadio, il palco, con due enormi cavalli ai lati, domina la scena. Il pubblico chiama la Divina con cori e diverse "hola", poi finalmente le luci si spengono. Una sfera d'argento scende sul palco, si apre come un'astronave. Lei esce, vestita da cavallerizza: un frustino in una mano, un ballerino al guinzaglio nell'altra.
Lo stadio esplode.
È esattamente come ce la si immagina: canta "Like a Virgin" appesa ad un toro meccanico, si passa una gamba dietro al collo, seduce, ringrazia noi, l'adorante pubblico, per essere lì, ruffiana ricorda l'italia campione del mondo. Poi riparte: i ballerini eseguono con precisione militare. Canta "Music" e chiede a tutti di saltare e tutti saltiamo. Quando iniziano le e note di"Hung up", il pubblico esplode in un boato, mentre palloncini dorati inondano l'Olimpico.
Manuela Arcuri fugge la folla tenendo per mano un giovane abbronzato, Valeria Marini, fasciata in un abito provocante, si presta agli sguardi degli ammiratori, mentre una poliziotta - fotocamera in mano - tenta disperatamente di scattarle una foto.
Lisa Corsi