venerdì 31 luglio 2009

RIAPRE OGGI LA LIBRERIA BABELE DI MILANO

Lo scorso dicembre aveva chiuso i battenti dopo 21 anni di attività, suscitando sconforto e rimpianti nella comunità gay milanese. Adesso, in piena estate, riapre la libreria Babele, la prima a tematica omosessuale d'Italia. Nuova proprietà e nuovo indirizzo, non più in via San Nicolao, ma in Viale Regina Giovanna 22/b, zona di corso Buenos Aires, non a caso in una delle aree più gay-friendly dell'intera città. la saracinesca si alzerà di nuovo oggi alle 10.30, anche se per una formale inaugurazione si dovrà aspettare settembre, quando tutti saranno tornati dalle vacanze. "Ma noi ripartiamo subito, e intanto spargeremo la voce che siamo tornati - dice il nuovo gestore, il 29enne Christian Lunetta, che ha rilevato il marchio dall'ultimo libraio, Rolando Canzano - Per questo resteremo aperti anche la domenica pomeriggio, e non solo nei feriali". Lunetta di Babele era solo un cliente assiduo, ma è al debutto come libraio: "Ho passato, cioè sprecato, 10 anni della mia vita lavorando in un call center. Ultimamente mi occupavo di formazione del personale. Ma non mi piaceva per niente, e invece volevo far qualcosa per la comunità di cui io stesso faccio parte. Così quando mi è stato offerto di acquistare il marchio non ci ho pensato su. Anche se l'ho un pò cambiato: ora ci chiamiamo LA Babele, perchè non venderemo solo libri, ma anche gadget e dvd. Faremo incontri e presentazioni di libri, stiamo studiando convenzioni con locali". Insomma, l'idea di Lunetta, che per il momento opera da solo, ma potrebbe avere un socio dal 2010, è che Babele torni a essere come negli anni Novanta (periodo in cui a Milano c'era un consigliere comunale gay, Paolo Hutter, che celebrò dieci simbolici matrimoni omo in Piazza della Scala), un punto di aggregazione, un riferimento: "Era incredibile che la città più gay d'Italia, molto più di Roma, avesse perso un posto del genere". Concorda Paolo Ferigo, presidente del Cig Arcigay milanese: "Paradossalmente la nostra Babele era morta di troppo successo: noi omosessuali siamo usciti dal ghetto, le nostre tematiche sono state sdoganate e accettate da gran parte della società civile, uno scaffale dedicato all'argomento si trova facilmente in ogni libreria. Ma siccome le librerie specializzate esistono per qualunque cosa, è giusto che ce ne sia anche una gay. Se saprà essere qualcosa più di una operazione commerciale, e non ne dubito, prevedo un grande futuro per la nuova Babele".

Fonte: La Repubblica Milano

2 commenti:

  1. e porta venezia fa un passo in più per essere il vero quartiere lgbt di milano.

    tra l'altro proprio all'inizio della via dove c'è anche lelephant?

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  2. Più o meno....Lelephant è in via Melzo.
    Cmq si, a due passi...

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