giovedì 6 marzo 2008
LE CANZONI GAY DELLA STORIA
E' "Dancing Queen" degli ABBA la canzone più GAY della storia. A proclamarla regina dell'immaginario canoro omosessuale sono stati gli utenti del sito SameSame (comunità gay australiana) chiamata a stilare la speciale classifica in occasione del 30esimo anniversario del "Carnevale Gay e Lesbico di Sydney".
Il motivo - che descrive le sensazioni di una diciassettenne alla ricerca di se stessa nelle danze scatenate del venerdì sera - precede altri due classici della disco music anni '70 e del pantheon melodico omo: "I Will Survive" di Gloria Gaynor e "YMCA" dei Village People. I Village People sono il gruppo che ha più brani "in classifica" MUSICA DA BALLARE. Ma è tutta la classifica, nel suo complesso, a mostrare una predilezione per la musica da ballare e per i testi che inneggiano alla libera espressione della propria personalità. Nella la top ten trovano posto sempreverdi dance come "It’s Raining Men" delle Weather Girls (quarta), "Your Disco Needs You" di Kylie Minogue (quinta) e "I love The Nightlife" (decima), il successo di Alicia Bridges che sarebbe stato poi riproposto vent'anni più tardi nella colonna sonora del film "The Last Days Of Disco".
Al nono posto c'è "Vogue" di Madonna e al sesto "Go West", nella versione primi anni '90 dei Pet Shop Boys.
Gli utenti di SameSame li hanno apprezzati anche per "In The Navy" (diciottesimo posto) e per l'ironica "Macho Man" (sedicesimo). La lista delle note gay per eccellenza stilata dal sito australiano comprende anche "I Want To Break Free" dei Queen (ventunesimo), brano che sprona alla liberazione da tutte le forme di schiavitù sociali e sentimentali e che nel videoclip originale rappresentava Freddie Mercury nei panni di una casalinga disperata ante litteram. Mentre un altro brano dal carattere liberatorio come "Girls Just Wanna Have Fun" di Cindy Lauper si piazza diciottesima e "Strong Enough" di Cher, un invito a non lasciarsi abbattere dalle delusioni amorose e dai tradimenti, arriva al numero 45 (la stessa Cher fa meglio con "Believe", dodicesima).
Fonte: Corriere.it
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