lunedì 30 marzo 2009

IVAN SCALFAROTTO INTERVISTATO DA "LA STAMPA"

In una lunga ed interessante intervista a La Stampa in edicola oggi, Ivan Scalfarotto ha fatto il punto della situazione politica attuale. Da Franceschini a Debora Serracchiani. Dalla Carfagna alla Binetti passando per Veltroni, Berlusconi, Fini e l'omosessualità discriminata in politica e dalla politica.

Hai lasciato Londra e sei tornato a vivere in Italia.
"Milano è la città di mia nonna, l'ho sentita subito familiare.E poi mi ha accettato. Milano è un posto accogliente per noi gay. Sono milanese per gratitudine".

La prima volta che hai pensato alla politica?
"A 24 anni: consigliere di circoscrizionea Foggia, nei verdi".

A Foggia c’era anche Vladimiro Guadagno.
"Luxuria. Abbiamo la stessa età. Erastraordinaria: andava a testa alta anchedavanti alle peggiori ingiurie".

La scoperta della tua omosessualità?
"Il problema è solo vincere il terrore di perdere l'amore e il rispetto. Maun giorno ho chiuso la porta di casa e mi sono accorto di avere un lavoro,un'indipendenza e una casa mia. Diceva Eleanor Roosevelt: 'Nessunopuò farci sentire inferiori senza il nostro consenso'. E il mio consenso, daun certo giorno, non l'ho dato più".

Come andavi a scuola?
"Molto bene. Ho anche saltato l'ultimo anno di liceo classico. Ma non ero un pierino".

Gli omosessuali stanno più tranquilli a destrao a sinistra?
"Io penso a sinistra".

Ma nel Pci i gay non godevano di grande popolarità.
"Non ne godono da nessuna parte".

E' più grave se la discriminazioneè a sinistra,credo.
"La discriminazione è tale dappertutto.La differenza è che sembra peggiorequando si somma all'ipocrisia".

Nel Ku Klux Klan era normale ci fosserodei razzisti. Ma in un partito che vuoleun mondo migliore.
"In Russia i gay facevano la stessa fineorrenda che facevano nella Germania nazista".

Ci sarà mai un gay presidente della Repubblica?
Magari c’è già stato.

È il quiz dell’anno. Chi è?
Uno che ci è andato vicino.

Ma uno serenamente gay-gay alla luce del sole?
Sì, a condizione che sia uno che non fa il gay in modo corporativo.

Chi per esempio?
Chi fa politica in rappresentanza esclusiva della comunità gay.

Non fare il democristiano, ti ho chiesto nomi, non identikit.
Con tutto l’affetto e gratitudine che ho per lui, penso a Franco Grillini.


QUI l'intervista completa.

5 commenti:

  1. Non so cosa pensare di Scalfarotto sinceramente... Crozza Italia me ne ha dato un'immagine un po' troppo diversa rispetto a quella che me ne ero fatto durante le primarie...

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  2. Che idea ti eri fatto e che idea hai ora? In che senso "troppo diversa"?

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  3. Mah... alle primarie mi aveva dato l'idea di una persona seria, con la testa sulle spalle, che sapesse il fatto suo... poi a Crozza Italia mi e' un po' scaduto, troppo buffone... mah non so, magari e' solo una mia para mentale, anche perche' non lo conosco molto bene

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  4. Da Crozza si faceva satira politica e nulla era lasciato al caso. Fidati!

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