O UOMO O DONNA. Una differenza "originaria e complementare" che non ammette eccezioni, "voluta da Dio". L’ha ribadita Ratzinger sabato, accusando "correnti culturali e politiche che cercano di eliminare, o almeno di offuscare e confondere, le differenze sessuali iscritte nella natura umana considerandole una costruzione culturale". Parole scandite nello stesso giorno in cui proprio a Roma hanno sfilato i "NO VAT" collettivo "FACCIAMO BRECCIA", Cobas, associazioni gay, lesbo, trans e collettivi di sinistra - per contestare "l'ingerenza del Vaticano e del Papa nella sfera pubblica": dalla procreazione assistita alla legge sull'aborto, tutto sul filo rosso del "restringimento degli spazi di laicità".
Benedetto XVI insiste. Ricevendo in Vaticano i partecipanti al convegno "Donna e uomo, l'humanum nella sua interezza", promosso dal Pontificio Consiglio per i Laici a venti anni dalla lettera apostolica "Mulieris dignitatem" di Giovanni Paolo II, papa Ratzinger ha voluto pronunciando il suo implicito "NO" ad ogni iniziativa in favore delle unioni omosessuali o delle adozioni da parte di coppie gay. "Di fronte a correnti culturali e politiche - ha scandito il Pontefice - che cercano di eliminare, o almeno di offuscare e confondere, le differenze sessuali iscritte nella natura umana considerandole una costruzione culturale, è necessario richiamare il disegno di Dio che ha creato l'essere umano maschio e femmina, con un'unità e allo stesso tempo una differenza originaria e complementare". "Quando, pertanto - ha aggiunto - l'uomo o la donna pretendono di essere autonomi e totalmente auto-sufficienti, rischiano di restare rinchiusi in un'auto-realizzazione che considera come conquista di libertà il superamento di ogni vincolo naturale, sociale o religioso, ma che di fatto li riduce a una solitudine opprimente". L'identità maschile e femminile, secondo Ratzinger, va anche difesa perchè è alla base della famiglia "comunità di amore aperta alla vita, cellula fondamentale della società". Per quanto riguarda poi il suo appello contro le discriminazioni e le violenze nei confronti della donna, il Papa ha sottolineato come "persista ancora una mentalità maschilista, che ignora la novità del cristianesimo, il quale riconosce e proclama l'uguale dignità e responsabilità della donna rispetto all'uomo". Ci sono luoghi e culture "dove la donna viene discriminata o sottovalutata per il solo fatto di essere donna, dove si fa ricorso persino ad argomenti religiosi e a pressioni familiari, sociali e culturali".
Peccato che nelle gerarchie eccelsiastiche le donne sono assenti......
Fonte: Gay News
La parte sulle donne è davvero grottesca. Parla un'istituzione come la Chiesa che ha supportato per secoli l'inferiorità presunta della donna rispetto all'uomo e lo fa ancora oggi, tagliandola fuori dalle gerarchie ecclesiastiche. Io poi vorrei capire quest'ossessione del Papa per il sesso .. ma che ne sa, lui, che in teoria non ne ha mai fatto in vita sua?
RispondiEliminaDire che sono SCHIFATO è alquanto riduttivo!! Credimi!
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