"Il Razzismo è Un Boomerang, Prima o Poi Ti Ritorna". E' lo slogan della campagna promossa dall'Arci contro tutte le discriminazioni che sarà presentata oggi alla Camera. Parteciperanno alla presentazione Paolo Beni, presidente nazionale Arci; Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay; Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci e i parlamemtari Anna Paola Concia e Jean Léonard Touadì.
Si tratta, spiega l'Arci, "di un'ulteriore tappa dell'impegno dell'associazione contro ogni forma di discriminazione, per cercare di contrastare una deriva culturale preoccupante, un imbarbarimento delle relazioni sociali che porta sempre più a chiudersi nel proprio microcosmo e a vedere nell'altro, nel diverso, il nemico da cui difendersi. A questo degrado - prosegue l'associazione - ha sicuramente contribuito una legislazione repressiva e persecutoria, come il disegno di legge sulla sicurezza in discussione in questi giorni al Senato. Un provvedimento razzista, che distrugge il principio dell'universalità dei diritti, non più esigibili da ogni persona, ma solo da alcune 'categorie' che rispondano a determinati requisiti. Nello stesso Paese, un pezzo di umanità è meno uguale, esclusa dalle garanzie dello stato di diritto e dai benefici di quel che resta del welfare".
QUI l'articolo scritto da Anna Paola Concia pubblicato su L'Unità di oggi.
Fonte: Ansa
mercoledì 24 giugno 2009
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Trovo questo manifesto orribile e errato.
RispondiEliminaIo sono un'italiana che si offende se viene chiamata mafiosa.
E mi offendo perchè non sono mafiosa, perchè essere mafiosi è sbagliato.
Essere mafiosi significa essere delinquenti, assassini, etc. E mi offendo se qualcuno pensa di me che sono mafiosa.
Esistono degli italiani mafiosi e degli italiani non mafiosi.
E da non mafiosa non mi piace accostamento
Invece, essere neri o omosessuali, non è sbagliato affatto.
Non esistono neri sporchi e neri non sporchi (in quanto neri); non esistono lesbiche schifose e lesbiche non schifose (in quanto lesbiche)
Va bene la campagna contro l'omofobia, ma stiamo attenti a ciò che scriviamo
Roberta