venerdì 5 giugno 2009

ELEZIONI EUROPEE - 06-07 GIUGNO 2009 - LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA DELL'UNIONE EUROPEA CENSURATA IN ITALIA

C'è una campagna pubblicitaria fatta dall'Unione Europea per invitare i cittadini a votare che gli italiani non hanno mai visto. Negli altri paesi sì, sui muri delle principali città d'Europa sono stati affissi manifesti come quello raffigurante un massiccio castello da una parte e una verde siepe dall'altra, con la scritta: "Quanto devono essere aperte le nostre frontiere?". Il PD ha presentato un'interrogazione parlamentare al Ministro delle Politiche Comunitarie per chiedere al governo il perchè di questa censura. Il sospetto è infatti che alla base della decisione di non dare il via libera a questa campagna ci sia il fatto che non è in linea con i messaggi veicolati dal governo. "Gli italiani hanno il diritto di sapere per quale motivo il governo italiano ha rifiutato di diffondere nel nostro paese i manifesti della campagna", si legge nell'interrogazione presentata al Ministro Andrea Ronchi dai deputati PD Walter Verini, Alberto Losacco, Sandro Gozi e Jean Leonard Touad. E il dito viene puntato proprio sul manifesto dedicato al tema dell'immigrazione, così poco in sintonia con la linea dei respingimenti. Ma ce ne sono anche altri che veicolano messaggi decisamente distanti dalle politiche del governo Berlusconi. Il Parlamento Europeo ha approvato la campagna nelle scorse settimane, con il voto favorevole di tutti i gruppi, compreso il Ppe (quello di riferimento, a Strasburgo, del Popolo delle Libertà). Poi i creativi si sono messi all'opera consegnando sei diversi manifesti, con messaggi tematici tradotti in 23 diverse lingue. Ma quelli con le scritte in italiano rimarranno negli armadi. "Sembra che il ministro Ronchi, interrogato in merito, abbia definito tale campagna "inadeguata", dicendosi disposto a predisporne una propria", fa sapere Verini. "Corrisopndesse al vero", dice il deputato del PD, "credo sia necessario ed urgente conoscere le reali motivazioni alla base di una decisione che sarebbe grave ed arbitraria. Una scelta che, alla luce anche delle posizioni di aperto contrasto assunte dal nostro esecutivo perfino con organismi sovranazionali, come avvenuto sul tema dell'immigrazione, rappresenterebbe una nuova conferma della scarsa sintonia del governo italiano con il comune sentire dell'Europa comunitaria".

Sabato e domenica ANDIAMO A VOTARE.
E' un nostro DIRITTO.
E' un nostro DOVERE
Dobbiamo incominciare a cambiare quest'Italia!



Fonte: L'Unità

3 commenti:

  1. Andiamo TUTTI a votare, non facciamo l'errore di astenerci favorendo così Berlusconi

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  2. Credo sia stata censurata perché è intelligente, di buon gusto e non incentrata sul culto della personalità di chicchessia.
    Tutti concetti che, se applicati alla politica, ai rappresentati dell'attuale maggioranza parlamentare appaiono talmente strane e incomprensibili da averne evidentemente paura.

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  3. Io quella dei segnali di pericolo l'ho vista alla stazione di BO.
    Qui lo dico e qui me ne pento amaramente... quest'anno per la prima volta nella mia vita non riuscirò ad andare a votare... :(

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