GIULIANO CILIBRTI aka BARBARA STRESS sul CORRIERE DELLA SERA

Grandioso regalo di compleanno per la mia "amica" Giuliano nonchè BARBARA STRESS nel blog. Il CORRIERE DELLA SERA, nella sua edizione romana, pubblica una lunga intervista con "tanto" di servizio fotografico ad uno dei fan più agguerriti della signora STREISAND.
Ma non finisce qui. Questa sera durante l'edizione del TG3 nazionale delle ore 19.00, Giuliano rilascierà un'intervista!!! Incredibile!

Dal CORRIERE DELLA SERA di Roma di Lunedì 14 Maggio 2007

La parte di Giuliano sarà soprattutto quella di assistere in prima fila all’unica data italiana di Barbra Streisand, il 15 giugno allo Stadio Olimpico.
«Posso realizzare il mio sogno: vedere da vicino la più grande cantante vivente di tutti i tempi. Perché sì, c’è anche Mina, ma purtroppo si è ritirata. Mi rendo conto che esistono cose più concrete, sogni più nobili. Però io desidero questo».
Giuliano viene da Bari, dove fa il direttore artistico di una discoteca gay, il Narciso, e quando capita si esibisce da solista con un repertorio di classici della musica leggera, da Charles Aznavour a Edit Piaf, da Frank Sinatra a Renato Zero. Non esattamente uno stipendio da banchiere. Così, pur di acquistare il lasciapassare alla sua Funny Girl, ha aperto una sottoscrizione.
«Sabato ho compiuto trent'anni e ho chiesto a tutti i miei amici di farmi una piccola donazione. Certo, ho dovuto aggiungere una bella somma. Ma Barbra non ha prezzo».
Al contrario, ne ha diversi: 914 euro (più prevendita) per la prima platea numerata, 807 perla seconda, e giù a scalare, fino ai 146 della curcurva laterale. «Un furto», «uno scandalo», «un’indecenza», stando ai commenti dei blog specializzati. Eppure, sono proprio i biglietti più cari quelli già esauriti. «Non sono per nulla scandalizzato, lei mi ha comunicato emozioni quando più mi sentivo solo», va avanti Giuliano. «Sono sicuro che alla fine in tribuna ci saranno due fasce di persone: quelli benestanti che vogliono farsi vedere per dire agli altri "io c’ero"; e quellicome me, diciamo "folli" nel senso buono».
Ascoltare Barbra che canta "The Way We Were" accompagnata da un'orchestra di 58 elementi vale quanto una settimana all inclusive a Santo Domingo, in un albergo a quattro stelle (volocompreso su lastminute.com). «Ma non è la stessa cosa! E poi precisiamo subito: questa "pazzia" ha senso perché si tratta di lei, che si spende per cause importanti, che ha una fondazione molto impegnata contro l’Aids, che è sempre stata una clintoniana convinta favorevole alle unioni di fatto, che è vicina alla comunità omosessuale. Per noi è un'icona come poteva esserlo Marlene Dietrich negli anni Trenta o Raffaella Carrà negli anni Settanta.
E poi quante storie, Mina nel 1978 il suo ultimo concerto a Viareggio lo fece pagare 100-150 mila lire». Sfilata dell’orgoglio gay all’Olimpico. «No, ci mancherebbe! Ognuno si rispecchia in qualcosa di diverso. Barbra è anche un’attrice strepitosa e una grande regista, ha collezionato premi Oscar, Grammy Award, Emmy Award e unTony Award per il teatro. È una che arriva dalla periferia di Brooklyn, insomma si è fatta dal nulla. Sfido chiunque a non trovare in lei un puntodi riferimento e un modello da imitare».
Giuliano il 15 giugno verrà a Roma in macchina con gli amici. Loro il biglietto ce l'hanno da 183 euro. «Non mi considero un fan sfegatato d iquelli che si strappano i capelli. Al massimo, se potessi avvicinarla, le direi grazie».
Bugiardo. È disposto a tutto per "A Piece Of Sky".

Elvira Serra

Bisogna ammettere che però la giornalista ha commesso un piccolo errore. Il concerto si terrà allo Stadio Flaminio di Roma e non allo Stadio Olimpico.

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