Dall'America continuano in questi giorni ad arrivare notizie contrastanti. Come detto con l'Election Day del 4 Novembre alcuni stati hanno votato anche su vari quesiti referendari oltre che per nominare il Presidente eletto. Il più importante di quei referendum era indubbiamente quello californiano sui matrimonio gay. In un attimo sono stati spazzati via i diritti di una parte dei cittadini sulla base del loro orientamento sessuale.Tutt'altro che un plebiscito quello anti-nozze gay ma che ha annientato anni di lotte e rivendicazioni oltre a creare una serie di "casi giudiziari". Ora, infatti, oltre a quei cittadini che non potranno più avvalersi di un diritto acquisito ci sono i problemi che nascono dall'annullamento di migliaia di nozze già celebrate. Ovviamente gli attivisti GLBT non si sono dati per vinti e hanno da subito organizzato manifestazioni di protesta contro un voto che ha estinto i loro diritti per semplice pregiudizio sessuale.
Il segnale contraddittorio, però, arriva dallo stesso governatore dello Stato, il repubblicano Arnold Schwarzenegger. Schwarzenegger si era più volte espresso contro il matrimonio gay ma quando la Corte Suprema ne aveva imposto l'obbligo di riconoscimento sulla scorta della costituzione e della piena cittadinanza aveva dichiarato di accettare di buon grado la sentenza e di non avere alcuna intenzione di ribellarsi ad un organismo tanto importante e democratico.
Dopo il voto alla Proposition 8 alcuni pensavano che avrebbe avuto più o meno la stessa reazione e che si sarebbe dichiarato a favore del referendum (cosa che non aveva fatto durante la campagna pre-voto).
Quelli che si aspettavano uno Schwarzenegger anti-gay, però, sono rimasti amaramente delusi: il governatore repubblicano infatti ha dichiarato di augurarsi un nuovo intervento della Corte Suprema della California che annulli il risultato referendario. Inoltre Arnold Schwarzenegger si è dichiarato convinto che i 18.000 matrimoni già celebrati non possano assolutamente essere considerati nulli. Come se non bastasse Schwarzenegger ha anche esortato i militanti GLBT che da una settimana protestano nelle strade californiane a non arrendersi finchè non avranno riconquistato il loro diritto a sposarsi: Ho imparato che non bisogna mai arrendersi, e loro non si devono arrendere, devono rimanere concentrati finchè non otterranno la vittoria. Schwarzy non è certo diventato un alfiere dei diritti degli omosessuali ma è da sempre uno dei più convinti sostenitori della democrazia Made in USA e sulla base di questo ha fatto le proprie dichiarazioni. Schwarzenegger si è anche detto convinto che la Corte Suprema tornerà nuovamente ad esprimersi sull'argomento e che nuovamente bollerà come incostituzionali le leggi che vietano i matrimoni gay. Pur non essendo favorevole alle nozze gay il governatore si è detto contrario all'introduzione nella costituzione dello stato di un emendamento in cui si afferma un principio tanto poco democratico come quello che definisce il matrimonio come un contratto "tra un uomo ed una donna".
Fonte: The Queer Way
martedì 11 novembre 2008
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