giovedì 11 dicembre 2008

SIT-IN A MILANO CONTRO VATICANO CON FINTO ROGO

Il finto rogo di un gay e di una lesbica è stato messo in scena ieri a Milano nella centralissima piazza Duomo. Legati a due travi, con al collo un cartello che li condannava a morte e ai piedi della paglia, affiancati da due finte guardie svizzere e un frate: così il movimento GLBT, attraverso le associazioni Arcigay e Arcilesbica, hanno protestato contro le dichiarazioni del Vaticano che ha chiesto all'ONU che l'omosessualità rimanga reato. "Il Ministro francesce per i Diritti Umani Rama Yada ha presentato all'Assemblea generale dell'ONU, a nome dell'Unione Europea, una dichiarazione che invita alla depenalizzazione universale dell'omosessualità - spiegano gli organizzatori - Il Vaticano però si è opposto affermando che cioò porterebbe a nuove discriminazioni, in quanto gli stati che non riconoscono le unioni gay verrebbero messi alla gogna''. La posizione della Chiesa è ritenuta dal movimento GLBT ''inaccettabile'' perchè nel mondo ci sono ''87 nazioni che puniscono ancora legalmente l'omosessualità imprigionando, fustigando e uccidendo''.
Arcigay e Arcilesbica, durante il sit-in, hanno invitato la società civile '' le donne e gli uomini liberi, laici e cattolici, a indignarsi e a lottare con noi per l'uguaglianza e la libertà di ogni essere umano. Ciò che il Vaticano ritiene peccato - hanno concluso - non può e non deve considerarsi reato''.

Fonte: Ansa

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