Finalmente dopo interminabili ed inutili polemiche è stata finalmente inaugurata la mostra "VADE RETRO - ARTE E OMOSESUALITA' da Von Golden a Pierre et Gilles" voluta dall'assessore alla Cultura del Comune di Milano, Vittorio Sgarbi, e curata da Eugenio Viola.
Le polemiche, che erano cominciate in largo anticipo, hanno riguardato anche il titolo che alla fine è "ARTE E OMOSESSUALITA", ma con l'aggiunta di un ironico ma anche pesantemente allusivo "VADE RETRO", voluto da Sgarbi.
La mostra si doveva intitolare "Froci" (evitato per ovvi motivi), poi Ecce (H)omo, ma si sarebbe adontata la Curia, infine "Liberté, fraternité, diversité", ma non andava bene a una parte del movimento GLBT. Alla fine si è deciso per "VADE RETRO" e la mostra ha ottenuto (miracolo!) il patrocinio del Comune di Milano e il catalogo ha ospitato una serie di saggi brevi sull'omosessualità e l'arte: oltre a quello del curatore e a due scritti dello stesso Sgarbi, hanno avuto l'onore di realizzare una prefazione anche Ignazio La Russa, Vladimir Luxuria, Marco Mancassola, Babsi Jones, Michael Cunningham, Ivan Cotroneo, Riccardo Reim, Antonio Veneziani e Walter Siti.
Sgarbi ha provato a ridimensionare il tutto a livello di provocazione, ma sembra che l'omosessualità sia ancora un nervo scoperto se, per giustificare una mostra che ne parla, devono essere chiamati politici, scrittori, blogger e professori universitari.
La mostra, attraverso un viaggio che parte dalle origini della fotografia per arrivare alle videoinstallazioni dell’arte contemporanea, punta ad esplorare il legame tra l’arte e l’omosessualità e propone sia opere dall’esplicito contenuto omoerotico che opere più sottilmente attraversate da simboli e suggestioni.
Le polemiche, che erano cominciate in largo anticipo, hanno riguardato anche il titolo che alla fine è "ARTE E OMOSESSUALITA", ma con l'aggiunta di un ironico ma anche pesantemente allusivo "VADE RETRO", voluto da Sgarbi.
La mostra si doveva intitolare "Froci" (evitato per ovvi motivi), poi Ecce (H)omo, ma si sarebbe adontata la Curia, infine "Liberté, fraternité, diversité", ma non andava bene a una parte del movimento GLBT. Alla fine si è deciso per "VADE RETRO" e la mostra ha ottenuto (miracolo!) il patrocinio del Comune di Milano e il catalogo ha ospitato una serie di saggi brevi sull'omosessualità e l'arte: oltre a quello del curatore e a due scritti dello stesso Sgarbi, hanno avuto l'onore di realizzare una prefazione anche Ignazio La Russa, Vladimir Luxuria, Marco Mancassola, Babsi Jones, Michael Cunningham, Ivan Cotroneo, Riccardo Reim, Antonio Veneziani e Walter Siti.
Sgarbi ha provato a ridimensionare il tutto a livello di provocazione, ma sembra che l'omosessualità sia ancora un nervo scoperto se, per giustificare una mostra che ne parla, devono essere chiamati politici, scrittori, blogger e professori universitari.
La mostra, attraverso un viaggio che parte dalle origini della fotografia per arrivare alle videoinstallazioni dell’arte contemporanea, punta ad esplorare il legame tra l’arte e l’omosessualità e propone sia opere dall’esplicito contenuto omoerotico che opere più sottilmente attraversate da simboli e suggestioni.
Pierre et Gilles
Basil Matteo
Giulio Durini
VADE RETRO - ARTE E OMOSESSUALITA'
da Von Golden a Pierre et Gilles
Palazzo della Ragione - Milano - P.zza Dei Mercanti
Dal 10 luglio all’11 novembre 2007
Orario:
Lunedì dalle 14.30 alle 19.30;
Altri giorni: 9.30 – 19.30;
Giovedì apertura prolungata sino alle 22.30.
Ingresso: 7 euro, Ridotto: 5 euro.
Sgarbi avrebbe dovuto invitare anche me a partecipare a questa mostra ... Sgarbi, vai a vedere i miei lavori su http://matteotrisolini.com/mtbasment.html
RispondiEliminaMa lo sai che per questa cosa ti avevo pensato :-)))
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