"Chiamateci moglie e moglie". Barbara Esposti Apiccino, 32 anni, un impiego in uno studio che si occupa di sicurezza sul lavoro, non sta dicendo per scherzo. Il primo giugno ha sposato la "sua" Anna. Cinquanta invitati nel giardino della villetta di Garbagnate Milanese, al confine con la provincia di Varese. C'erano i genitori, la capufficio con la famiglia e gli amici. C'era anche Giovanni De Angelis, consigliere comunale del PD ("Cattolico praticante") che ha celebrato il matrimonio omosessuale.
Cerimonia secondo il rito civile con atto di matrimonio in carta semplice. In pratica senza valore legale: solo un reciproco accordo tra due persone davanti a testimoni. Ma il sogno di Barbara e Anna è che quel pezzo di carta diventi un giorno il certificato della loro unione.
Barbara e Anna Borroni, 31 anni, vivono insieme da due anni. Il loro amore non lo hanno mai nascosto: a casa, in ufficio, in vacanza. "Le nostre famiglie ci sono sempre state vicine - raccontano - Gli altri? Abbiamo tantissimi amici".
Il matrimonio "clandestino" è stata un'idea meditata: il 23 febbraio a Roma per un'iniziativa della Lega italiana nuove famiglie hanno preso la decisione. Poi gli inviti, pardon le partecipazioni di nozze, le bomboniere (con i colori dell'arcobaleno) e il bigliettino: "1 giugno 2008 Anna e Barbara. Illegal-civilmente unite... e voi siete (e sarete) testimoni".
"Non cerchiamo scandali - assicurano - È un modo per condividere i nostri sentimenti con gli amici, con le famiglie. Speriamo sia un esempio per tante coppie che, come noi, non godono di diritti civili". La decisione di coinvolgere un consigliere comunale è stata suggerita da un amico: "Volevamo dare un tono di ufficialità, ma sia chiaro: i certificati che abbiamo firmato non sono quelli ufficiali, li abbiamo creati al computer. E non aveva la fascia tricolore".
Dal canto suo Giuseppe De Angelis, 29 anni, il consigliere celebrante, ha incassato le critiche senza scomporsi. Gli altri tre consiglieri del Partito Democratico di Garbagnate (guidato dal centrodestra), pur di componente cattolica, hanno fatto quadrato: "Condividiamo la scelta. Serve un segnale per il cambiamento: non esistono diritti di serie B». De Angelis, oberato dall'organizzazione della festa della sezione del PD, commenta: "A settembre mi sposo, sono cattolico, ma condivido la battaglia per i diritti".
Anna e Barbara ringraziano e si godono la strana luna di miele tra interviste e fotografi. Tanto clamore per un matrimonio senza valore? "No, potessimo farlo legalmente ci sposeremmo subito». E allora? "Abbiamo sancito la nostra unione. Se dovesse succedere qualcosa di grave, i nostri invitati potranno testimoniare che viviamo insieme, che siamo legate da un vincolo". Resta una questione: i figli? "Non ci interessa. Una cosa per volta. Siamo in luna di miele".
Fonte: Corriere Della Sera
martedì 8 luglio 2008
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buone notizie...
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