Gli organizzatori del Gay Pride di Mosca hanno inviato una protesta alla Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo chiedendo di costringere le autorità russe a pagare una multa di 30.000 euro per aver negato loro il diritto di manifestare nel giugno 2007. "La richiesta - ha detto all'agenzia Interfax, Nikolai Alekseev, uno dei principali organizzatori - è solo la prima per una serie di picchetti di minoranze sessuali banditi a Mosca, oltre alla parata del Gay Pride. Altre simili proteste stanno vivendo preparate per essere inviate alla Corte di Strasburgo".
Le comunità gay hanno anche chiesto che al sindaco di Mosca Iuri Luzhkov, uno dei principali oppositori delle manifestazioni di omosessuali, venga vietato l'ingresso nei paesi dell'Unione Europea. "Le autorità di Mosca hanno in pratica bandito ogni evento pubblico che coinvolgesse gay e lesbiche nella capitale, il che contraddice sia le leggi russe che la Convenzione Europea sui Diritti Umani", ha detto Alekseiev. Alla Corte di Strasburgo giacciono già due querele contro le autorità di Mosca per la decisione di vietare le parate del Gay Pride nel maggio 2006 e nel maggio 2007, ha aggiunto l'esponente della comunità omosessuale moscovita.
Fonte: Ansa
giovedì 19 giugno 2008
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