lunedì 16 giugno 2008

OMOFOBIA A LATINA: SEI FROCIO? PUOI GUARIRE!

Dopo il Gay Pride romano, Latina si interroga sulla possibilità di una "guarigione" dall'omosessualità. Ecco ciò che scrive PARVAPOLIS, testata multimediale della città:

Gli studi di Joseph Nicolosi e di Tonino Cantelmi. Il dibattito si accende anche a Latina
Si è chiuso questo tristissimo Gay Pride. Solo in 10.000 impegnati più nell'insulto che nella rivendicazione di presunti diritti violati. La tristezza la leggi tutta negli slogan, contro la Carfagna, in teatrini pieni di "frocessioni", di insulti al Papa e all'Opus Gay (badate bene, hanno scritto proprio "Opus Gay"!!! Lapsus Freudiano?), considerato che i cattolici non avevano nemmeno il diritto di assistere un concerto di musica sacra, in una chiesa, senza doversi per forza subire il bizzarro corteo. Non tutti lo sanno, ma da qualche anno a questa parte c'è chi studia, con serietà, il fenomeno delle devianze sessuali. Joseph Nicolosi si occupa da diversi anni di terapia riparativa dell'omosessualità. L'omosessualità non è "normale", e questo è dimostrato sia a livello "naturale" che a livello statistico (è un disturbo che riguarda circa l'1,5% degli adulti). Inoltre Nicolosi parla di design: l'anatomia di un corpo maschile è compatibile con quella di un corpo femminile, ma non con uno del suo stesso sesso. Studi scientifici hanno dimostrato, in controtendenza a quanto sostiene l'OMS, che l'omosessualità è una malattia, che risale all'autopercezione del bambino. Il bambino ha bisogno di un legame con suo padre per sviluppare la sua identità maschile. È il senso di genere che determina l'orientamento sessuale. L'omosessuale è la persona che è carente o mancante del senso di genere. Nicolosi ha posto un netto distinguo tra gay e omosessuale. "Gli attivisti gay vorrebbero che si credesse che tutti gli omosessuali siano gay. Non è così. La parola gay indica una identità socio-politica. Omosessuale identifica invece la descrizione di un problema sessuale". Chi frequenta le cliniche che si rifanno al pensiero di Nicolosi hanno un problema omosessuale ma rifiutano l'etichetta di gay. Non vogliono essere chiamati gay perché non si riconoscono in quella identità socio-politica e con lo stile di vita gay. La causa della sofferenza di un omosessuale e la propria omosessualità, non l'omofobia della società. Gli studi e le terapie di Nicolosi in Italia si chiamano Tonino Cantelmi, presidente dell'Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici, autore di testi interessanti come "Amori difficili", "Narciso siamo noi", "Psicologia e teologia in dialogo", "Il sesso negato". Tanta gente si rivolge a centri di cura perché non accetta come naturali le proprie pulsioni. Ma cosa sostiene chi non è d'accordo con questa nuova impostazione degli studi che recuperano l'omosessualità come malattia, come dicevano un tempo i manuali di diagnosi?
Ma sti "psicologi" non possono andare a farsi curare da qualche collega SERIO? Mi chiedo anche: a quando la radiazione dall'albo? Sconcertante...

3 commenti:

  1. Va be', nn ci sono commenti ... cattolici disturbati?? ma se stavano chiusi dentro San Giovanni!!
    1,5%?? No, direi almeno 10%!
    Ma si può parlare di conformazione fisica?? Ma siamo delle bestie?? E dov'è l'amore? Possibile che si misuri tutto in base al sesso? Sta gente è ossessionata dal sesso!
    Studi scientifici dimostrano .. ma quali?? Citare le fonti??

    Che dementi!

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  2. ma non si era già parlato delle valutazioni degli albi professionali di medici, psichiatri e psicologi sui professionisti che pratichino simili "terapie"?

    ma poi, l'ignoranza di chi ha scritto quel pezzo, è tale da non sapere che c'è differenza tra identità di genere ed orientamento sessuale/affettivo?

    che tristezza...

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